• CAMPOBASSO

    Le celebrazioni per Papa Francesco

    (✿◕‿◕)Il molise (CB)e le sue tradizioni...(✿◕‿◕)

    si svolgeranno tutte nel centro di Campobasso. A poco più di un mese dall’arrivo in Molise di Jorge Mario Bergoglio, cambia il programma della storica giornata del 5 luglio. La Messa per i fedeli non si svolgerà più allo stadio di Selva Piana. La struttura non è a norma per ospitare 30.000 persone, tra gradinate e prato. Manca l’agibilità e non c’è il tempo materiale per realizzare i lavori di adeguamento dell’impianto. Il Comitato che si sta occupando dell’organizzazione dell’evento sta quindi mettendo a punto, insieme alla Santa Sede, la soluzione alternativa: l’ex Romagnoli, al centro di Campobasso. Il vecchio stadio di calcio. Dovrebbe essere questa la scelta, anche se si sta valutando pure un’altra ipotesi, vale a dire corso Vittorio Emanuele, con l’allestimento dell’altare a piazza della Repubblica e maxi schermi lungo tutta la strada. Una soluzione che piace al nuovo sindaco di Campobasso Antonio Battista, «sarebbe un modo per coinvolgere tutta la cittadinanza», ha commentato. E sulla quale si era detto d’accordo anche il sindaco uscente Gino Di Bartolomeo. Ma l’orientamento generale privilegia l’ex stadio Romagnoli. Per una questione organizzativa e di sicurezza. La comunicazione ufficiale, ad ogni modo, arriverà tra qualche giorno dalla Curia. Dall’Arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, legato da un rapporto di grande affetto e stima con Papa Francesco, che a lui ha affidato la redazione dei testi della Via Crucis in Colosseo. C’è da dire che il no a Selva Piana non è l’unica novità del programma. L’elicottero del Papa non atterrerà all’ex Romagnoli, predisposto per l’accoglienza dei fedeli e la celebrazione eucaristica. L’apparecchio si poserà alle 9 nel piazzale dell’Università. Nei giorni scorsi è stata fatta una prova ed è andata bene. E proprio nell’Ateneo molisano si svolgerà il primo incontro della giornata, con gli studenti e il mondo accademico. Previsto l’intervento di un giovane contadino di Riccia, che si è laureato in agraria ed ha deciso di tornare a lavorare nei campi per applicare le conoscenze apprese all’università. Ma lo sguardo sarà rivolto al mondo produttivo di tutta la Regione, compresa la Fiat, ha annunciato nei giorni scorsi il Vescovo Bregantini, che ha anticipato che all’incontro sarà invitato anche Sergio Marchionne. Alle 10,15, con la "Papa mobile", il Santo Padre di dirigerà su corso Vittorio Emanuele e arriverà in Cattedrale per pregare sulla tomba di monsignor Secondo Bologna, il vescovo di Campobasso vittima della Seconda Guerra mondiale. Poi sull’altare, firmerà la "Positio" per la causa di beatificazione di Fra Immacolato Brienza. Sempre con la Papa mobile alle 11 si sposterà all’ex Romagnoli, per la Messa. Per partecipare occorre munirsi di biglietto. Nei giorni scorsi sono partite e sono state stoppate le prenotazioni sul sito internet dell’evento (troppe richieste), mentre dal 1° giugno i biglietti saranno disponibili presso un Info point a Campobasso e nelle varie parrocchie. Finiti i posti nell’ex stadio ci si dovrà accontentare dei maxi schermo, che saranno allestiti attorno alla struttura sportiva. Il programma della giornata proseguirà con il pranzo alla mensa dei poveri, organizzato dalla Caritas. Nel pomeriggio il pontefice lascerà Campobasso per spostarsi prima al santuario di Castelpetroso (ore 15), dove incontrerà i giovani, e infine a Isernia, dove visiterà prima il carcere e poi la Cattedrale. «Ogni pellegrino porti il suo zaino con dentro acqua e cappellino, niente gadget, massima sobrietà – ha detto Bregantini - per risparmiare e per dare un messaggio. Il Papa non vuole e non chiede lusso, non vuole strade asfaltate o alberi potati, chiede la normalità». E per coprire le spese dell’evento a ogni fedele della diocesi sarà chiesto un euro. Per un totale di 120.000 euro.

    Per il Papa un coro di 700 cantori sulle note del «Teco vorrei»

    CAMPOBASSO Far sentire a Papa Francesco il «Teco vorrei», l'inno alla Madonna Addolorata che accompagna la processione del

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    Venerdì Santo di Campobasso. Il suggestivo canto viene eseguito da un coro...


    CAMPOBASSO Far sentire a Papa Francesco il «Teco vorrei», l'inno alla Madonna Addolorata che accompagna la processione del Venerdì Santo di Campobasso. Il suggestivo canto viene eseguito da un coro composto da 700 cantori e 100 musicisti. Sarà riproposto il 5 luglio, quando il Pontefice sarà in Molise. Lo ha annunciato durante la processione l’Arcivescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini, legato da un profondo rapporto di affetto e collaborazione con Papa Bergoglio, che ha affidato a lui il compito di redigere i testi delle meditazioni per la via Crucis in Colosseo. Testi intensi quelli di Bregantini, di grande spiritualità e moderni. Con tanti riferimenti civili e sociali. Ai deboli e agli oppressi dell’odierna società, i detenuti, i lavoratori precari, anche loro riscattati in Cristo. Un legame, quello tra Bergoglio e Bregantini, che si farà ancor più stretto con la visita del 5 luglio, durante la quale il Papa potrà ascoltare il «Teco Vorrei».

    L'INFIORATA

     si comincia con le celebrazioni sante e le tradizioni campobassane

     dal 31 maggio festa della madonna del monte

    Si tratta di una tradizione antichissima, risalente addirittura al 1911, anno in cui la Chiesa di Santa Maria Maggiore fu rimessa a nuovo e inaugurata grazie ai frati cappuccini che la restaurarono e la riportarono agli antichi splendori. Nel 1905 infatti, il vescovo di Boiano-Campobasso cedette ai frati la chiesa da tempo abbandonata affinché potessero renderla nuovamente fruibile.

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    E così fu: la mattina del 31 maggio del 1911 per festeggiare l’inaugurazione della chiesa, avvenuta il giorno prima, la statua della Madonna dei Monti fu portata in processione tra le strade della città, insinuandosi tra la folla plaudente e dando vita ad una tradizione ancora oggi viva e molto amata dalla popolazione locale.

    I mille colori dell’infiorata

    A questo evento prettamente religioso si è unito poi un aspetto molto particolare, che contraddistingue questa antica tradizione molisana e la rende assolutamente unica, ovvero l’infiorata. La mattina del giorno di festa, residenti e commercianti collocati nel centro storico e nelle strade che saranno protagoniste della processione, dimostrano la propria devozione nei confronti della Madonna dei Monti decorando il manto stradale con delle elaborate composizioni floreali.

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    Migliaia di petali colorati e zolle di erba diventano quindi disegni geometrici, raffigurazioni della Madonna, simboli religiosi e composizioni di vario genere. Un lavoro lungo e non poco faticoso che riesce ogni anno a dare dei grandissimi risultati e stupire con magici vortici di colore i numerosi spettatori presenti.

    Oltre ai tappeti di fiori, le strade del Borgo Antico vengono disseminate anche di piccoli altari dove ci si può fermare per una preghiera e solo la Madonna dei Monti può percorrere il suo cammino al di sopra del manto fatto di rose e ginestre, portata in spalla tra le strofe dei numerosi cori di devozione dei fedeli.

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    Petali di fiori, polvere di caffè, sale colorato e gessetti sono gli strumenti indispensabili per la realizzazione di questa tradizionale infiorata, alla quale partecipano con passione grandi e piccoli, ognuno desideroso di dare il proprio contributo. A tutto questo si aggiungono poi coriandoli, nastri colorati ed un’incredibile atmosfera di gioia e devozione.

    Anche quest’anno la giornata del 31 maggio sarà caratterizzata dalla tradizionale infiorata in onore della Madonna dei Monti. Vi consiglio di assistere a questo speciale evento molisano perché è davvero molto particolare, oltre ad essere uno spettacolo per gli occhi e il cuore.

    infiorata-campobasso

     

    La processione in onore della Madonna dei Monti inizia nel pomeriggio e segue un percorso molto lungo, che andrà a terminare proprio di fronte la Chiesa di Santa Maria Maggiore, in serata, quando si terrà la consueta festa popolare con bancarelle, stand, musica dal vivo e fuochi d’artificio. Una grande tradizione molisana e un’irrinunciabile occasione di scoperta e divertimento per tutti: radunate la famiglia o un bel gruppo di amici e non dimenticate a casa la macchinetta fotografica. ;)

     

     

     

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