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    Se non visiti la mia regione il mio "MOLISE"la mia

    città Campobasso ,

    non saprai mai chi veramente sono....;)

    Italy- Molise -Campobasso

    Il Molise  è una regione dell'Italia meridionale.
    Il capoluogo è Campobasso. Confina con l'Abruzzo a nord, il Lazio ad ovest, la Campania a sud ovest, la Puglia a sud est ed è bagnata dal Mar Adriatico ad est.

    La Regione si distingue per alcune caratteristiche particolari:
    è la regione amministativa più giovane del Paese, essendo stata istituita come ente solo nel 1963 per distaccamento da un'altra:[3] anche se come unità territoriale su creata nel 1221 con il nome di Contado di Molise da Federico II. Fu scissa dall'antica regione Abruzzi e Molise e divenne la ventesima regione d'Italia, dapprima con la sola provincia di Campobasso, e dal 1970 anche con la provincia di Isernia. In realtà la precedente regione Abruzzi e Molise, intesa come istituzione burocratico-amministrativa, come tutte le regioni a statuto ordinario, non era mai stata attivata e dunque le due regioni hanno cominciato a funzionare autonomamente dal 1970;
    è la regione italiana con il minor numero di frazioni, ma non di comuni;
    nel territorio della regione passa il meridiano di riferimento per il fuso orario CET al quale appartengono l'Italia e buona parte dell'Europa, denominato Termoli (città portuale in provincia di Campobasso)
    nel territorio a confine tra Molise ed Abruzzo vi è il Viadotto Sente, che con i suoi 185 m d'altezza è il secondo più alto d'Italia, dopo il Viadotto Italia in Calabria.
    è la regione in cui, in due occasioni (2001 e 2012) sono state annullate le elezioni regionali.

    I centri principali sono Campobasso, Termoli, Isernia, Venafro, Bojano, Larino.

    Fino al 1963, formava insieme all'Abruzzo la regione Abruzzi e Molise.

    Geografia

     Il Molise per zone altimetriche
    La superficie della regione è divisa quasi equamente tra zone di montagna, il 55,3% del territorio, e zone collinari, del 44,7% del territorio. La zona montuosa si estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino Sannita. I Monti della Meta (2241 m) formano il punto d'incontro della linea di confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio. Poi ci sono i Monti del Matese che corrono lungo il confine con la Campania e raggiungono i 2050 metri con il monte Miletto. A oriente, la zona del Subappennino (Monti dei Frentani) degrada verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate. Le aree pianeggianti sono poche e di piccole dimensioni, le principali sono la piana di Bojano nel Molise centrale e a occidente la piana di Venafro. La Bocca di Forlì, o Passo di Rionero, (m. 891) segna convenzionalmente il limite geografico tra Italia centrale e Italia meridionale. Il clima è di tipo semi-continentale, con inverni generalmente freddi e nevosi ed estati calde e afose. Sulla costa il clima è più gradevole, man mano che si procede verso l'interno diventa via via più rigido e le temperature si abbassano notevolmente (Campobasso nel periodo invernale è una delle città più fredde d'Italia). Anche l'estate risulta più gradevole sulla costa dove spesso soffiano brezze che rendono più dolci i mesi caldi.


     Le coste Molisane
    Per 40 km il Molise è bagnato dall'Adriatico.

    Importanti centri balneari e di villeggiatura sono Termoli, Campomarino e Petacciato: centri attrezzati di ogni comfort e dotati di lunghe spiagge.

    La costa è bassa e sabbiosa tranne per il promontorio di Termoli, al cui riparo è stato costruito il porto artificiale da dove partono le navi per le Isole Tremiti e la Croazia. Lungo le coste ci sono anche alcune fasce pianeggianti, larghe non più di qualche chilometro. La formazione di dune litoranee causava il ristagno delle acque dei torrenti con la conseguente formazione di paludi, da qualche tempo però eliminate con opere di bonifica.


    I fiumi

    I fiumi principali della regione sono il Trigno, a confine con l'Abruzzo, il Biferno, ed il Fortore, a confine con la Puglia. Il Biferno è l'unico fiume che nasce, scorre, e sfocia interamente nella regione Molise, più precisamente nella provincia di Campobasso. Le sue sorgenti danno molte acque. In Molise nasce anche il Volturno, che con una lunghezza di 175 km e un bacino esteso per 5.550 km², è il principale fiume dell'Italia meridionale sia per lunghezza sia per portata. La notevole abbondanza di risorse idriche del Molise permette di soddisfare i fabbisogni, oltre che ovviamente della medesima regione, anche di Campania, Puglia ed Abruzzo.

    I laghi

    Il fiume Biferno è stato sbarrato da un invaso artificiale negli anni settanta, la diga del Liscione, e fu così formato il lago di Guardialfiera, il più esteso del territorio. Altro lago di grande importanza è quello di Occhito che costeggia per diversi chilometri il confine tra Molise e Puglia. Inoltre, tra le Mainarde Molisane sorge il bacino artificiale di Castel San Vincenzo, realizzato alla fine degli anni cinquanta e che fa parte dell'area molisana del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. I laghi naturali sono pochi ed estremamente ridotti ed a carattere stagionale.
     
    L'ambiente Molisano
    Nel Molise, che include il settore Mainarde del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, sono presenti ulteriori vaste aree boschive, soprattutto nella provincia di Isernia. Di notevole importanza sono le Oasi del WWF (Monte Mutria e Guardiaregia-Campochiaro), l'Oasi LIPU di Casacalenda (la prima nata in regione), l'Oasi Le Mortine nel bacino fluviale del Volturno presso Venafro, il massiccio del Matese, la riserva naturale Collemeluccio con le sue estensioni di boschi di abete bianco, la riserva MAB di Montedimezzo, l'Orto Botanico di Capracotta.

    La fauna è caratterizzata dalla presenza del camoscio appenninico, del capriolo, del cervo, del cinghiale, del daino, della lontra[4], del lupo appenninico, dell'orso bruno marsicano e della volpe. La fauna aviaria stanziale include il falco pellegrino, il gheppio, la ghiandaia e la coturnice.


    Storia del molise

    Storicamente gran parte del Molise si identifica con l'antico Sannio. A partire dal III secolo a.C. subì l'invasione dei Romani, che crearono le loro colonie nei principali centri abitati già esistenti (Isernia e Venafro). Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, il territorio molisano fu devastato dai Goti (535-553), e poi incluso nel Ducato longobardo di Benevento. Il nome Molise compare nel Medioevo centrale per identificare una contea di appartenenza della famiglia normanna dei de' Moulins. Nell'847 sorsero alcune signorie feudali: Campobasso (878) assunse un'importanza economica sempre crescente riuscendo a diventare la “capitale” della Contea sotto la signoria dei De Molise; quella di Venafro (964), di Larino, di Trivento (992) e, nel 1000, quelle di Bojano, di Isernia e di Campomarino. Con l'arrivo dei Normanni, nell'XI secolo, le varie contee vennero unificate e poste sotto li controllo della contea di Bojano, che i normanni chiamarono Comitatus Molisii. L'integrità del Molise fu conservata fino al 1221, anno in cui la contea passò a Federico II di Svevia. In quell'anno il Molise divenne la sede di un giustizierato, cioè di un distretto di giustizia imperiale, dove l'autorità del re si sovrapponeva a quella dei feudatari. Nel 1531, il Molise passò sotto la dominazione spagnola e fu aggregato alla Capitanata (regione storica della Puglia, corrispondente alla provincia di Foggia). Fu questo un periodo di isolamento e di grave crisi economica e sociale, data la presenza sul territorio di numerose bande di briganti. Nel 1806, con Napoleone, il Molise divenne per la prima volta una provincia autonoma. Con l'annessione di Larino (in provincia di Campobasso) nel 1811 e del circondario di Venafro e di parte della Valle del Volturno nel 1863, prese i confini corrispondenti all'attuale regione. Dall'epoca del Regno di Napoli il territorio molisano era in realtà compreso in quattro giustizierati diversi: il Contado del Molise, l'Abruzzo Citeriore, la Terra di Lavoro e la Capitanata; ancora oggi è possibile riscontrare differenze dialettali, gastronomiche e folkloriche fra queste quattro aree. Con l'annessione al Regno d'Italia, nella regione scoppiarono molte ribellioni che furono completamente sedate solo alla fine del XIX secolo.

    Nel 1963 nacque la regione Molise dal territorio della provincia di Campobasso, dal seno di cui fu derivata la nuova provincia di Isernia.

     Il Molise accoglie anche Minoranze etno-linguistiche

    Nel territorio molisano sono presenti alcune minoranze etniche e linguistiche, site tutte nella Provincia di Campobasso. Le principali sono quelle croate, in particolare nei comuni di Montemitro, Acquaviva Collecroce e San Felice del Molise, le uniche in Italia, e albanesi, soprattutto nei comuni di Campomarino, Ururi, Portocannone e Montecilfone. In entrambe le minoranze etniche si mantiene la tipica lingua, albanese e croata, e le varie tradizioni. Invece, nella Provincia di Isernia, alcune minoranze sono di origine castellana. Tuttavia, sono davvero pochi gli immigrati che parlano la lingua spagnola.



    Tradizioni, folklore e sagre molisane ..

    In Molise sono diffuse feste religiose e non, come le sagre che ciascun paese allestisce soprattutto nei periodi estivi. Il sentimento religioso è coltivato con le processioni, come quelle del venerdì santo di Campobasso e di Isernia con la sfilata degli incappucciati, il Festival dei Misteri di Campobasso, la regata di San Basso a Termoli, la solenne processione di San Nicandro a Venafro caratterizzata dal canto dell'inno, la processione di Capracotta in onore della Madonna di Loreto ogni tre anni, la festa del grano in onore di Sant'Anna a Jelsi, la festa in onore di Santa Cristina a Sepino, la sfilata dei carri di San Pardo a Larino, la carrese di San Leo a San Martino in Pensilis nel basso Molise.

    Dal punto di vista prettamente folkloristico si segnala il Festival della Zampogna di Scapoli, l'Eddie Lang Jazz Festival che si svolge nella cornice del castello Pignatelli di Monteroduni, la tartufata a Miranda, la festa dell'uva a Riccia, "gl'Cierv'" a Rocchetta a Volturno e Il ballo dell'orso a Jelsi.

    la cucina molisana
    Quella molisana è una cucina molto varia.

    Tra i prodotti più importanti vi sono le varietà di olio extravergine dal sapore soave consumato anche crudo su insalate e crostini. L'eccellente fattura del prodotto ha fatto guadagnare all'olio molisano, nel 2003, il riconoscimento DOP. Conosciuto fin dall'antichità l'olio di Venafro, detto "Aurina" per il suo caratteristico colore, citato da Licinio, Orazio, Plinio e altri poeti dell'epoca romana. Sempre a proposito dell'olio d'oliva, molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", con sede a Larino.

    Il pane molisano conserva la sua antica manifattura produttiva e viene prodotto ancora in alcuni panifici con le patate (che, in Molisano si chiamano tapane o patane) e la sofficità che lo contraddistinguono. Famoso è il pane di Venafro, così come la sua produzione di taralli all'olio di oliva.

    Notevole è il settore produttivo della pasta. Questo vede come punta il pastificio La Molisana di Campobasso attivo dal 1912, rilanciato nel 2011 dopo un periodo di crisi, ma da citare sono il Colavita, sempre del capoluogo, e un certo numero di piccoli pastifici artigianali. Un tipo di pasta fresca tipica che prende il nome di Cavatelli (in Molisano, cavatielle/cavate) è ottenuto con una sfoglia senza uova. I Cavatelli sono il prodotto agroalimentare tradizionale ed una delle più importanti specialità della regione Molise e del suo capoluogo Campobasso, dove vengono serviti al pomodoro o verdure , ma tipicamente questi vengono conditi con sugo di carne di maiale (in particolare il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate) o con spigatelli e carne macinata.

    Altrettanto conosciuti sono i Fusilli, preparati con lo stesso impasto, ma realizzati con un "fuso" da cui il nome. Dall'impasto vengono staccati dei dadini di pasta, avvolti intorno al fuso e poi sfilati.

    Grande importanza è data alla produzione di latticini e di formaggi: il caciocavallo di Agnone e quelli di Vastogirardi e di Frosolone, le mozzarelle di Bojano, e le mozzarelle di bufala che in Molise sono prodotte solo nella zona di Venafro.

    Per ciò che riguarda i salumi, nel Molise vengono prodotti da alcuni insaccati, come la Soppressata (cenni storici della produzione della Soppressata del Molise risalgono al 1816  , il Capocollo o Capicollo (capecuollo), la Salsiccia (saûciccia), famosa perché ha come ingrediente il finocchietto selvatico, la Ventricina: famosa è quella di Montenero di Bisaccia, ma da tempo è in atto una disputa con l'Abruzzo per la paternità del salume, la Signora di Conca Casale.

    Molto importante e buono il Brodetto di Pesce di Termoli (du' bredette) Ha come caratteristica l'utilizzo di molte qualità di pesce, almeno nove/dieci: seppie, triglie, sogliole, palombo, rospo, pannocchie, scorfano, merluzzo, frutti di mare, ecc. Queste specie di pesce inoltre variano a seconda della stagione in cui si assapora il brodetto. Il brodetto di pesce termolese si differenzia dagli altri per la cottura differenziata delle varie specie di pesce. La differenza sostanziale che si trova nella ricetta termolese, che differenzia il sapore "du' bredette", è l'uso del peperone fresco.

    Un preparato tipico del basso Molise, specialmente a San Martino in Pensilis, è la Pampanella, carne di maiale cotta al forno con alcune spezie e molto peperoncino rosso sia dolce che piccante.
     L'uso del tartufo (nero e bianco) viene fatto sempre più spesso in tutta la regione, essendo ormai parecchio tempo che viene cavato dalla terra, specie nell'Alto Molise, grazie ai numerosi cavatori e ai loro cani. Sempre di più le fiere che hanno come tema il tartufo e il suo impiego in parecchie specialità culinarie. Fra i dolci sono tipiche le Cancelle, simili alle waffel tedesche, ma con l'aggiunta di semini di finocchio, i Piccillati (i pečelàt), ravioli cotti al forno ripieni di amarena, e la Pigna, simile al panettone ma più leggere, tradizionalmente preparato per la Pasqua. I Caragnoli e Rosacatarle o Rosacatarre, intinte nel miele, sono dolci tipici natalizi.


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