• Flashmob per trasformare Romagnoli in un’area verde: il dibattito infiamma la rete

    Venerdì 11 luglio alle 18.00 l’iniziativa di un gruppo di ambientalisti. Creato anche un evento su facebook, dove sono intervenuti tra gli altri il sindaco Battista e gli atleti del rugby

    Campobasso. Un flashmob per battere il ferro finché è caldo, per riprendersi il Romagnoli. Lo hanno organizzato per venerdì 11 luglio, a partire dalle 18.00, alcuni cittadini e ambientalisti, per lo più appartenenti al Movimento cinque stelle. Ma, tengono a precisare, la loro non è un’iniziativa politica. Intanto, tra le adesioni, si registra anche quella del circolo cittadino di Sel.
    L’evento viene pubblicizzato in queste ore su facebook, dove viene presentato come un «incontro libero e spontaneo, aperto a tutti, sull’area dell’ex Romagnoli, per socializzare, ragionare e discutere sul futuro dell’area dell’ex campo sportivo. Dopo il recente grande evento della visita del papa – proseguono gli organizzatori - tantissimi campobassani hanno potuto apprezzare la bellezza e l’enorme potenzialità di una così grande area al centro della città, che versa da decenni in stato di abbandono e degrado, eccezion fatta per la meritoria opera di manutenzione a cura delle società sportive che ne usufruiscono. Un’area che però più volte ha rischiato, come rischia ancora, di scomparire per lasciare posto a nuovi edifici. Incontriamoci, parliamone, lanciamo una grande proposta ed un appello alle istituzioni che hanno voce in capitolo sulla vicenda, per chiedere che il destino dell’ex Romagnoli, qualunque esso debba essere, sia deciso innanzi tutto dai campobassani attraverso processi consultivi e partecipativi. Portate con voi un libro, una bicicletta, un mazzo di carte, un pallone, un telo per stendervi e magari consumare un panino o una rinfrescante anguria.... o semplicemente portate con voi degli amici con cui condividere una passeggiata o qualche momento di riscoperta di uno spazio tutto da godere da un inedito punto di vista. Ora o mai più»
    E’ stato creato un gruppo e le iscrizioni sono fioccate. Tra i primi a intervenire, il sindaco Antonio Battista che già nei giorni scorsi aveva preso di petto la questione: «Ottima iniziativa. Mi sono già attivato per ricercare altre aree idonee dove costruire un impianto sportivo polifunzionale per il rugby. Esiste sulla questione una condivisione con la Regione Molise. In attesa, mi sembra ovvio, i sostenitori del rugby dovranno continuare ad esercitare l’attività sportiva su quello spazio che dovrà essere intitolato a papa Francesco».
    Nella lunga serie di commenti, è possibile leggere tutti i punti di vista. Da chi dice di sapere che sono «quasi pronte le carte per far diventare l’ex stadio in un parcheggio» a chi consiglia di tenere alta la guardia perché teme che prima o poi si concretizzi su quell’area la costruzione della nuova sede della Regione.

     


    Ci sono poi i giocatori di rugby. Che non sono pochi: circa 400, dicono, i tesserati per le due società del capoluogo: il Cus (presieduto da Giovanna Viola, fresca d’ingresso in Consiglio comunale con il Pd), che gioca in serie C, e gli Hammers che svolgono attività giovanile. Ragazzi che non solo amano la palla ovale, ma si sono occupati di persona della manutenzione del campo, precedentemente caduta in disuso. Atleti che temono di perdere il loro campo e che, anziché finire in qualche sperduta contrada, tengono comunque a restare lì. Dove però non ci sono spogliatoi e per cambiarsi bisogna quantomeno arrivare alla palestra di via Trivisonno. Qualcuno sottolinea che un’area verde in centro c’è già, ed è quella di villa de Capoa. Che andrebbe valorizzata con importanti investimenti, lasciando agli amanti della palla ovale il rettangolo del Romagnoli.
    Non ultima diatriba, quella dell’intitolazione dell’eventuale area verde: in tanti sono per darle il nome di papa Francesco, ma c’è anche chi pensa che sia il caso di continuare a ricordare Giovanni Romagnoli.

    (Pubblicato il 09/07/2014)

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